Alviano è un piccolo borgo medievale tipicamente umbro, situato su un'altura della Valle del Tevere non lontano dai colli amerini, circondato dai calanchi, che formano degli estesi sistemi a ventaglio di grande fascino. Il borgo, circondato dalle mura difensive, presenta ancora la sua chiara impronta urbanistica medievale, caratterizzata da una forma compatta con un tessuto viario piuttosto fitto ma regolare, rimasta quasi totalmente immutata nonostante il rifacimento di diversi complessi edilizi.
Deve il suo nome alla famiglia degli Alviano, di cui divenne feudo durante il X secolo, e sotto il cui dominio divenne un importante centro economico e militare. Il primo insediamento documentato dell’attuale nucleo urbano è datato 996, quando il Conte Offredo, sceso in Italia al seguito dell’imperatore Ottone III, costruì il Castello di Alviano. Dal Conte discenderà la famiglia che assumerà il nome del feudo, una delle più potenti della zona. Durante le lotte tra Papato e Impero, la Chiesa, consapevole della funzione strategica del castello, concesse al territorio di Alviano la qualità di “Status”.
Questo centro dell’Amerino raggiunse l’apice della notorietà e dello splendore ai tempi di Bartolomeo d’Alviano, il cui nome tra il ‘400 e il ‘500 era famoso in tutta Europa sia per le imprese di guerra, come capitano di ventura, sia per i suoi rapporti con le più potenti famiglie dell’epoca. È a Bartolomeo che si deve la ricostruzione e l’ampliamento dell’antico castello fortificato, devastato dalle scorrerie degli Amerini e dei Chiaravalle nel 1492. Con i lavori di ampliamento diverrà fortilizio e dimora signorile rinascimentale manifestando ancora oggi le caratteristiche di baluardo difensivo e di palazzo residenziale. Nel 1654 la rocca venne acquistata per 265mila scudi da Donna Olimpia Maidalchini-Pamphili, cognata di Innocenzo X, rimasta nell’immaginario popolare per le leggende legate ai suoi costumi licenziosi.
Il Castello, con un ampio cortile e una cappella con affreschi del XVII secolo, accoglie il museo che illustra la storia del comune, la civiltà contadina alvianese e dedica una sezione ai capitani di ventura umbri dove spicca chiaramente Bartolomeo.
Alviano è uno dei comuni che fanno parte del Parco Fluviale del Tevere, che si estende per circa 50km giungendo fino all'Oasi Naturalistica, circa 900 ettari, di grande importanza per la conservazione della natura e del territorio.