Il 5 gennaio, nel paese di Alviano, dal pomeriggio fino a tarda serata, secondo un'usanza centenaria, i "Cantori della Vecchiarella" passano di casa in casa chiedendo elemosine per le anime del purgatorio.
La tradizionale "Cantata della Vecchiarella", di origini assai remote, è stata ripresa dal gruppo folkloristico "La Vecchiarella" di Alviano. Un gruppo di cantori che in costume tradizionale e accompagnati da umili strumenti musicali portano di casa in casa, la notte che precede l'Epifania, la "Vecchiarella", che non è la Befana, ma un uomo vestito da donna, simbolo della tradizione, dello scherno, del passaggio da un periodo dell'anno all'altro.
Le parole del canto, una esortazione a non dimenticare i propri morti, riprendono antiche laudi medievali umbre come il "Dialogo tra il vivo e il morto" di Jacopone da Todi sulle note di una nenia popolare. La Cantata descrive la brevità della vita e della morte a cui tutti noi siamo destinati.